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Pubblicazioni scientifiche del nostro Team

Dermocosmetici

I risultati degli studi riportati nel brevetto e gli studi successivi, brevemente riassunti, hanno permesso a ViVita di formulare la sua linea di dermocosmetici. Le terapie farmacologiche adottate per le forme di dermatite atopica, seborroica e psoriasica sono a base di antifungini e corticosteroidi che spesso risolvono le manifestazioni solo momentaneamente e con diversi effetti collaterali. Gli estratti vegetali possono rappresentare una valida alternativa ai farmaci di sintesi. I prodotti di ViVita pharma contengono come principi attivi estratti di semi d’uva con elevata attività antifungina ed antinfiammatoria.
Gli estratti di semi d’uva sono completamente atossici, approvati dalla FDA e utilizzabili anche in specifiche formulazioni in gravidanza ed età pediatrica. I risultati descritti in alcune pubblicazioni hanno dimostrato che gli estratti di semi d’uva hanno attività verso Candida, dermatofiti e Malassezia. In particolare la Malassezia è un fungo normalmente presente sulla cute ma agisce anche come fattore esacerbante di varie forme di dermatiti. L’estratto di semi d’uva ha inoltre la capacità di riequilibrare il microbioma del cuoio capelluto ed è efficace nel contrastare la forfora.
Nel nostro brevetto è stato dimostrato per la prima volta che estratti di semi d’uva, da cultivar particolarmente ricche in proantocianidine polimeriche, hanno un’elevata attività antifungina contro un ampio spettro di funghi patogeni dell’uomo. L’attività antifungina è paragonabile a quella dei prodotti di sintesi (fluconazolo, miconazolo) senza controindicazioni ed effetti collaterali.
Per la prima volta (Brevetto ViVita 0001407378), estratti di semi d’uva (GSE), ottenuti da cultivar da vino e da tavola di Vitis vinifera L., coltivate in campi sperimentali delle regioni Lazio e Puglia e cresciute in diverse condizioni agronomiche, sono stati testati su 43 ceppi di Candida. È stata dimostrata una correlazione significativa tra il contenuto di proantocianidine negli estratti di GSE, con un grado di polimerizzazione ≥4, e l’attività anti-Candida. L’ estratto, maggiormente ricco in proantocianidine polimeriche, è stato testato in un modello murino sperimentale di candidosi vaginale utilizzando una tecnica di imaging in vivo non invasiva. I risultati hanno evidenziato una significativa inibizione della carica di Candida albicans 5 giorni dopo il trattamento.
Gli estratti di semi d’uva sono ricchi in composti fenolici con un ruolo fisiologico fondamentale nelle piante e negli organismi umani come antiossidanti, antinfiammatori, antitumorali, cardioprotettivi ed antiaging. Il contenuto di proantocianidine nei semi d’uva è influenzato da diversi fattori come la cultivar, l’irrigazione, la fertilizzazione azotata, il tempo di raccolta dell’uva e la sua conservazione. L’estratto di semi d’uva ha attività antimicrobica e antivirale, è riconosciuto come sicuro e non tossico, può quindi essere utilizzato per controllare diverse infezioni senza effetti collaterali. Può essere utilizzato negli alimenti e negli integratori alimentari.

Le micosi cutanee sono in aumento e sono necessari nuovi trattamenti con profili di efficacia e/o sicurezza migliori. Per la prima volta è stato dimostrato che estratti di semi d’uva hanno attività anti-dermatofitica e anti-Malassezia e possono essere utilizzati per il trattamento delle infezioni fungine della pelle. Le concentrazioni minime inibitorie per Trichophyton mentagrophytes e per M. furfur sono inversamente correlate alla quantità della frazione polimerica di proantocianidine negli estratti.

Nel mondo, circa un miliardo di persone soffre di malattie fungine legate alla pelle, alle unghie o ai capelli e circa 150 milioni di persone soffrono di malattie sistemiche causate da funghi. Questa review riassume gli studi che esaminano i metodi di estrazione, di caratterizzazione chimica e l’attività antifungina di composti fenolici e polifenolici da matrici commestibili e non commestibili di V. vinifera contro patogeni fungini umani. La review fornisce inoltre informazioni utili per l’applicazione di estratti ricchi in polifenoli da V. vinifera nel campo degli antimicotici ad uso umano. I polifenoli contenuti nell’uva possono essere classificati in due gruppi principali, i flavonoidi e i composti non flavonoidi. La variabilità e la resa dell’estrazione di composti fenolici e polifenolici da diverse matrici di Vitis vinifera dipendono dalla cultivar, dal clima, dalle condizioni del suolo e dalla tecnologia di processo. Uva acerba, bucce e semi, foglie, rami e vinacce non fermentate e fermentate rappresentano scarti di grande valore riutilizzabili, provenienti da processi agricoli e agroindustriali.

Integratori

I risultati, brevemente riassunti, riportati nelle pubblicazioni che seguono, hanno permesso a ViVita di formulare la sua linea di integratori alimentari. Gli estratti di semi di uva hanno la proprietà di contrastare i danni da stress ossidativo provocato da inquinamento, fumo, consumo eccessivo di alcol, invecchiamento, stress fisico ed emotivo e recentemente anche da infezione da Covid che causa uno stress generalizzato in tutti gli organi.

Inoltre, sono efficaci nel migliorare gli effetti citotossici provocati dai danni da radiazioni (piloti, assistenti di volo, tecnici radiologi, astronauti) e dalla radioterapia in pazienti oncologici.
Vitinix e gli estratti di semi d’uva costituiscono un potente antiossidante. La loro combinazione con estratti di Ruscus aculeatus e Melilotus officinalis è utile per la funzionalità della circolazione venosa, del microcircolo (pesantezza delle gambe), del plesso emorroidario e dell’apparato cardiovascolare.

I semi d’uva sono uno dei sottoprodotti più importanti dell’industria vinicola e del succo d’uva. I semi d’uva contengono una vasta gamma di metaboliti benefici per la salute, tra cui diversi polifenoli noti per la loro notevole attività antiossidante. In questo studio è stato valutato l’effetto delle condizioni climatiche, nel 2013 e 2014, sul potenziale nutraceutico dei semi di 15 cultivar di vite in termini di fenoli totali, composizione monomerica, dimerica, polimerica, esteri gallati di flavan 3-oli e attività antiradicalica in vitro. L’attività antiossidante è stata misurata utilizzando il saggio spettrofotometrico DPPH. Gli estratti di semi d’uva bianca hanno mostrato un potenziale antiossidante significativamente più alto rispetto a quello dei semi d’uva rossa, con un complessivo livello più alto rilevato nel 2014. Anche le procianidine polimeriche sono risultate significativamente più alte nel 2014 in tutte le cultivar. Tale risultato è da attribuirsi ad una scarsità di piogge rispetto al 2013 confermando (brevetto ViVita) che un leggero stress idrico (mancanza di acqua) è positivo per avere un estratto più attivo.

L’uomo è esposto a radiazioni ionizzanti che provocano la sovrapproduzione di radicali liberi che i sistemi antiossidativi endogeni non riescono a neutralizzare. Tra le sostanze fitochimiche, i fenoli sono particolarmente efficaci nel contrastare lo stress ossidativo. Nel presente studio, estratti ottenuti da diversi alimenti e sottoprodotti vegetali (pasta di olive, acqua di molitura, buccia di melograno, foglie di rosmarino, semi di uva, patata viola) sono stati confrontati per le loro proprietà antiossidanti prima e dopo l’irradiazione di 140 cGy, una dose assorbita durante un’ipotetica permanenza di tre anni nello spazio. Dopo l’irradiazione tutti gli estratti secchi, caratterizzati in termini di vitamina C e contenuto fenolico, sono rimasti chimicamente inalterati e hanno mantenuto la loro capacità antiossidante. Gli estratti di semi d’uva hanno mostrato la più alta capacità antiossidante. I nostri risultati suggeriscono il potenziale uso di questi estratti come nutraceutici per proteggere l’uomo dai danni ossidativi.

L’attività antiossidante di diverse matrici di origine vegetale (semi d’uva cv. Italia, foglie di rosmarino, bucce di melograno, acqua ottenuta per filtrazione delle acque di vegetazione di molitura delle olive e Vineatrol®30) e di molecole singole (acido gallico, acido caffeico, acido vanillico, acido protocatecuico, resveratrolo, acido ellagico, acido 2-tiobarbiturico, 1,1,3,3-tetrametossipropano, ascorbato e glutatione) è stata testata utilizzando il metodo chimico in vitro TEAC. Per dimostrare l’attività antiossidante è stato utilizzato un saggio biologico su sistema di membrane cellulari, sensibili all’ossidazione, ottenute da eritrociti di volontari sani. Il test si basa sulla capacità di prevenire la perossidazione dei lipidi di membrana sotto stress ossidativo causato da radiazioni UV-B. È stata misurata la malonil-dialdeide rilasciata dalle membrane degli eritrociti come prodotto della perossidazione lipidica. I risultati evidenziano che per l’estratto di semi di uva sono sufficienti 39,5 µg/ml per inibire il 50 % di stress ossidativo prodotto dalle radiazioni.

Negli ultimi anni sono stati dimostrati i potenziali effetti terapeutici di diversi composti naturali per la prevenzione e il trattamento delle mucositi indotte da radioterapia (RIOM). La RIOM rappresenta uno degli effetti collaterali più frequenti associati ai trattamenti antineoplastici di radioterapia e influisce sulla qualità di vita dei pazienti e sulla risposta al trattamento. Estratti e molecole di natura vegetale (carotenoidi, polifenoli, terpeni), se somministrati prima dell’irradiazione, riducono il danno cellulare causato dalle radiazioni infrarosse mediante l’espressione di geni che codificano enzimi detossificanti, senza compromettere l’efficacia del trattamento. La review tratta le più recenti evidenze sul danno indotto dalle radiazioni e il ruolo protettivo emergente dei composti naturali vegetali nel prevenire e trattare questo danno specifico.